Maternità e Lavoro: dimissioni volontarie per mamme e quasi mamme dipendenti [AGGIORNAMENTO 20-10-2020]
Buongiorno, sono appena rientrata dalla maternità dopo 12 mesi, mio figlio compirà un anno il 2 dicembre 2020, vorrei dimettermi in quanto mi è difficile raggiungere il posto di lavoro che è lontano e con il Covid19 diventa più problematico il gestire la famiglia per le troppe ore di assenza da casa.
Genny.
Per moltissime mamme e neo-mamme la scelta tra rientrare al lavoro post nascita ed il dedicarsi al proprio figlio/a, in prima persona, senza usufruire di tate, nonni e asili nido è davvero molto frustrante. Soprattutto oggi che viviamo a braccetto con la pandemia il problema assume un aspetto di natura economico-finanziario molto importante!
In Italia, che non è propriamente un paese per mamme, alle mamme dipendenti spetta una maternità obbligatoria di nr. 5 mesi (due prima del parto e tre successivamente) e poi la possibilità di optare per la maternità facoltativa per un periodo massimo di nr. 6 mesi retribuiti al 30% della busta paga.
Il periodo “post partum” prevede pochissime opzioni:
- rientrare al lavoro quando il bimbo abbia solo 3 / 4 mesi stravolgendo la quotidianità creata nel nucleo familiare. Se poi non si dispone dei nonni, pronti a rivestire la figura dei “tati”, si rischia di investire tutto il proprio stipendio mensile in costi di baby-sitter, asili nido o altre realtà similari.
- richiedere la maternità facoltativa con una riduzione dello stipendio del 70%, rischiando di incappare in seri problemi di “cash-flow” dati tutti i costi che un bimbo richiede specialmente nel primo anno di vita.
La prima opzione porta spesso con sè tanti dubbi ed una spaccatura della mamma che da una parte si sente una “madre snaturata” che abbandona il bimbo per rientrare al lavoro e d’altra parte non riesce ad affrontare il lavoro con la stessa attitudine di prima. E’ una questione fisiologica. Tre mesi dopo il parto per creare una quotidianità ed imbastire orari e scadenze non sono sufficienti soprattutto perchè uno degli attori coinvolti è un minore appena nato che sottostà ad una miriade di variabili.
Viene subito spontaneo chiedersi come sia possibile che l’Italia sia un paese così arretrato da questo punto di vista, quando contemporaneamente paesi come la Polonia garantiscono una maternità “post partum” di 1 anno retribuita all’ 80 % della busta paga.
L’Italia non è in grado di trovare ammortizzatori sufficienti per poter riconoscere alle aziende, datori di lavoro, la possibilità di mantenere il posto di lavoro per una “neo-mamma” garantendole un dignitoso stipendio.
La terza opzione, quella all’italiana
Però e c’è un però, l’Italia ha trovato una terza opzione. Un’opzione all’italiana. Un’opzione che per molte mamme ha grande appeal, sia dal punto di vista finanziario che di “modus operandi”.
Infatti è possibile presentare dimissioni volontarie prive di preavviso sia per una quasi-mamma (da 300 giorni prima della data presunta del parto) sia per una mamma fino al compimento dell’anno di vita del minore e successivamente richiedere domanda di NaSpi -> indennità di disoccupazione.
Questo è l’unico caso di dimissioni volontarie che concede la possibilità di richiedere la NaSpi.
Dimissioni entro il primo anno di vita del minore
Le dimissioni volontarie prive di preavviso per essere considerate valide devono essere presentate e convalidate presso le Direzioni Territoriali del Lavoro a norma dell’art. 4, comma 17 e seguenti della Legge n. 92/2012, per contrastare il fenomeno delle “dimissioni in bianco”, pratica che prevede la richiesta del datore di lavoro di far sottoscrivere al lavoratore, spesso al momento dell’assunzione, una lettera di dimissioni priva di data, da qui il nome “dimissioni in bianco”, che il datore tiene da parte per utilizzarla al momento opportuno, ad esempio in caso di maternità.
In questo modo una quasi-mamma o una già mamma possono dimettersi – “dall’oggi al domani” – e rimanere a casa con il proprio bimbo vedendosi garantito un sussidio statale pari al 75% della media della paga base lorda degli ultimi 48 mesi, per un periodo pari al 50% delle settimane lavorate negli ultimi 48 mesi.
Ci sono quasi-mamme e/o mamme che hanno usufruito di questa casistica vedendosi riconosciuta un’indennità di disoccupazione di 24 mesi (oltre che la possibilità di aver beneficiato dei 5 mesi di maternità obbligatoria) che ha permesso sia la possibilità di crescere il minore dedicandosi a tempo pieno sia di godere di un sussidio mensile dignitoso. Trattandosi di procedure delicate il consiglio è quello di rivolgersi sempre ad un professionista del settore cosi da non compiere passi falsi e godere sempre di un supporto esperto
Hai già verificato a quali bonus/premialità/indennità hai diritto?
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Buongiorno tutto chiaro per la naspi , vorrei dimettermi in quanto madre da pochi mesi precisamente tre , però ho un dubbio mio marito è disoccupato da 1 anno e percepisce reddito di cittadinanza (a gennaio sicuramente dovrebbe tornare a lavoro per una promessa) , se io rassegno le dimissioni poi abbasseranno anche il reddito di cittadinanza al nucleo familiare vero ? Perché comunque sono dimissioni volontarie su internet c e grande confusione di pareri , ma la maggior parte sostengono che il reddito di cittadinanza si abbassa. Come importo grazie mille per la risposta
Ciao Giovanna,
grazie per averci scritto! Per questo genere di richieste ti chiediamo per cortesia di inviare una email a infosportellomamme@gmail.com o di compilare in modo esaustivo il form a questo link https://sportellomamme.com/modulo-di-contatto/ in questo modo i nostri consulenti potranno darti una risposta puntuale 🙂
Salve,sono stata assunta a inizio giugno e dopo due settimane sono andata in maternità obbligatoria,sono tornata pochi giorni fa a lavoro dalla maternità,volevo sapere se già posso dimettermi e usufruire della naspi…o almeno per quanto altro tempo dovrei lavorare per poterne usufruire almeno al minimo…
Ciao Anna,
per poter usufruire della Naspi devi poter far valere almeno 13 settimane i contribuzione negli ultimi 48 mesi e 30 giorni di lavoro effettivo negli ultimi 12 mesi.
La Naspi avrà una durata pari alla metà delle settimane contributive degli ultimi 48 mesi.
Quindi se tu dovessi, ad esempio, dimetterti a dicembre (se prima di Giugno non hai lavorato presso un altro datore di lavoro) avresti diritto circa a 2 mesi e mezzo/3 di Naspi.
L’importo, invece, dipende dalla retribuzione media percepita.
Buon pomeriggio🙂
Salve! Sono incinta al quasi quinto mese di gravidanza e sono assunta in un negozio da 4 anni…la mia titolare dice di non potermi pagare la maternità ( non capisco il perché visto che poi le riverrà corrisposta dall’Inps) e di chiudere il numero civico dove sono a lavoro ( la sede principale rimarrebbe aperta) quindi mi ha proposto insieme alla sua consulente di lavoro di dimettermi volontariamente a fine dicembre garantendomi che non perderò ne Naspi né la maternità prevista dal 7 mese di gravidanza al terzo mese di nascita del bambino….mi sono informata da altri 2 consulenti e dal patronato di riferimento del territorio e mi hanno detto di non firmare assolutamente nulla perché rischio di perdere tutto …come devo fare??? A chi devo credere? Con la mia titolare ho sempre avuto un bel rapporto e mi dispiacerebbe rovinare le cose….grazje
Ciao Elisa,
ovviamente le dimissioni devono essere volontarie, il datore di lavoro non può obbligarti a dimetterti quindi puoi scegliere liberamente come muoverti.
In ogni caso, se decidi di dimetterti durante il periodo protetto ovvero dall’inizio della gravidanza fino all’anno di vita di tuo figlio e possiedi il requisito contributivo di 13 settimane di contribuzione negli ultimi 48 mesi e il requisito lavorativo di 30 gg di lavoro effettivo che, in questo caso, vanno riferiti ai 12 mesi precedenti l’inizio della maternità, avrai diritto alla Naspi per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 48 mesi fino ad un massimo di 2 anni.
L’importo dipende dalla tua retribuzione media lorda degli ultimi 4 anni.
Nel tuo caso, se accedessi alla Naspi prima dell’inizio dell’8° mese di gravidanza, potresti richiedere la maternità che interromperebbe la naspi per 5 mesi.
Alla fine del periodo di maternità la Naspi verrebbe riattivata (tramite relativa comunicazione naspi.com).
Per dimetterti, dovrai inviare lettera di dimissioni (anche via mail) al tuo datore di lavoro (non sei tenuta a rispettare i termini del preavviso previsti dal tuo CCNL e i giorni di preavviso indennizzabili dovranno esserti corrisposti dal datore di lavoro).Poi dovrai richiedere la ratifica delle dimissioni all’ispettorato del lavoro di competenza per il tuo territorio.Una volta convalidate le dimissioni da parte dell’ITL puoi procedere con l’istruzione della domanda di Naspi (la pratica può essere istruita a partire dall’ultimo giorno di lavoro indicato nelle dimissioni).
Se fossi interessata ai nostri servizi, noi abbiamo un servizio ad hoc per questo tipo di pratiche, ovvero dimissioni (lettera da inviare al datore di lavoro e richiesta di convalida presso ITL- compilazione modulo ed invio tramite pec) e istruzione della pratica di Naspi (e mail al tuo Centro per l’Impiego di competenza per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato- fondamentale per mantenere il diritto alla Naspi).
Il costo del servizio è di 90 euro iva inclusa (al quale applicheremo uno sconto del 10%).
Se fossi, invece, interessata a tutti i nostri servizi ovvero dimissioni+Naspi, maternità pre e post parto, varie comunicazioni naspi com, premio alla nascita, bonus bebè, anf, Isee ed altri eventuali bonus previsti dal family act 2021 ti proponiamo il nostro abbonamento annuale (della durata di 12 mesi)- senza rinnovo automatico- al costo di 99 euro+iva.
Per avere informazioni dettagliate sul nostro servizio di abbonamento puoi consultare la pagina https://sportellomamme.com/abbonamenti-sportello-mamme/. Se visiti la pagina, e sei interessata all’acquisto, basterà selezionare l’abbonamento in base alla situazione lavorativa e procedere all’acquisto. Entro 24h riceverai una welcome call per definire i bonus che gestiremo per te e, il prima possibile, le istruzioni per fornire i documenti.
Se necessiti di altre informazioni o chiarimenti puoi contattarci al nostro indirizzo mail ovvero infosportellomamme@gmail.com.
Rimaniamo a disposizione.
Buona serata🙂
Quindi anche se sono stata assunta a giugno e poi andata subito in maternità ne ho diritto?…ora sono in cassa integrazione quindi mi dimetterò appena terminerà la cassa…ho lavorato per un altro datore nel 2018 ma per tre mesi e parte time…
Ciao Anna,
se decidi di dimetterti entro l’anno di vita di tuo figlio e possiedi il requisito contributivo di 13 settimane di contribuzione negli ultimi 48 mesi e il requisito lavorativo di 30 gg di lavoro effettivo che, in questo caso, vanno riferiti ai 12 mesi precedenti l’inizio della maternità (compresa l’anticipata, l’obbligatoria e la facoltativa), avrai diritto alla Naspi per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 48 mesi fino ad un massimo di 2 anni.
Quindi nel tuo caso, per averne diritto, devi aver lavorato attivamente almeno 30 giorni prima di andare in maternità.
Qualora tu soddisfarsi questo requisito, avresti diritto a circa 3 mesi di Naspi.
Rimaniamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buona serata🙂
Vi ho anche mandato una Mail di consulto m chiedo anche qui in modo sintetico ,
Posso dimettermi con una bimba di 20 mesi e avere diritto all naspi ? Ho serie difficoltà a gestire lavoro e lei , non io nonni zii e il nido che frequenta e molto problematico , o di settimana ci sono topi , formiche , scioperi ( ma è pubblico e se rifiuto il posto perdo l graduatoria)
Inoltre la mia azienda ( faccio l commessa a Roma centro e un po’ in crisi e sta in concordato e non paga bene gli stipendi , e La CIG arriva dopo2,3 mesi .. grazie mille
Ciao Viktoriya,
come ti abbiamo scritto anche via mail, purtroppo è possibile accedere alla Naspi in caso di dimissioni volontarie solo se ci si dimette entro l’anno di vita del figlio.
Avendo tu superato questo termine, non puoi accedere alla Naspi in caso di dimissioni volontarie, ma solo qualora venissi licenziata.
Buona giornata🙂
Buona sera,
Ho avuto una bambina a settembre 2019,a dicembre sono rimasta incinta nuovamente e dopo aver usufruito della facoltativa ho dovuto mettermi in malattia e poi in maternita anticipata in quanto la nuova gravidanza mi dava problemi alla schiena.
Adesso il bambino ha 3 mesi,io sono in maternità facoltativa dal 30/ 12 (quindi non sono mai rientrata al lavoro) se mi licenziassi avrei diritto alla naspi?
Pultroppo gli asilo niso costano per entrambi i bambini e noi siamo soli.
Ciao Samantha,
se decidi di dimetterti entro l’anno di vita di tuo figlio e possiedi il requisito contributivo di 13 settimane di contribuzione negli ultimi 48 mesi e il requisito lavorativo di 30 gg di lavoro effettivo che, in questo caso, vanno riferiti ai 12 mesi precedenti l’inizio della maternità (compresa l’anticipata, l’obbligatoria e la facoltativa), avrai diritto alla Naspi per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 48 mesi fino ad un massimo di 2 anni.
L’importo dipende dalla tua retribuzione media lorda degli ultimi 4 anni.
Per dimetterti, dovrai inviare lettera di dimissioni (anche via mail) al tuo datore di lavoro (non sei tenuta a rispettare i termini del preavviso previsti dal tuo CCNL e i giorni di preavviso indennizzabili dovranno esserti corrisposti dal datore di lavoro).Poi dovrai richiedere la ratifica delle dimissioni all’ispettorato del lavoro di competenza per il tuo territorio.Una volta convalidate le dimissioni da parte dell’ITL puoi procedere con l’istruzione della domanda di Naspi (la pratica può essere istruita a partire dall’ultimo giorno di lavoro indicato nelle dimissioni).
Se fossi interessata ai nostri servizi, noi abbiamo un servizio ad hoc per questo tipo di pratiche, ovvero dimissioni (lettera da inviare al datore di lavoro e richiesta di convalida presso ITL- compilazione modulo ed invio tramite pec) e istruzione della pratica di Naspi (e mail al tuo Centro per l’Impiego di competenza per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato- fondamentale per mantenere il diritto alla Naspi).
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Se fossi interessata puoi mandare una mail all’indirizzo infosportellomamme@gmail.com.
Rimaniamo a disposizione per qualsiasi dubbio o chiarimento.
Buona serata🙂
Salve…sono incinta e sono a 31 settimane…sono messa in regola da 2 anni precisamente (barrista)…potrei richiedere direttamente la naspi e ritirarmi dal lavoro? A quanto avrei diritto alla naspi suppergiu?
Ciao Veronica,
se decidi di dimetterti nel periodo che va dall’inizio della gravidanza al primo anno di vita di tuo figlio e possiedi il requisito contributivo di 13 settimane di contribuzione negli ultimi 48 mesi e il requisito lavorativo di 30 gg di lavoro effettivo che, in questo caso, vanno riferiti ai 12 mesi precedenti l’inizio della maternità (compresa l’anticipata, l’obbligatoria e la facoltativa), avrai diritto alla Naspi per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 48 mesi fino ad un massimo di 2 anni.
L’importo dipende dalla tua retribuzione media lorda degli ultimi 4 anni (circa il 75%).
Per dimetterti, dovrai inviare lettera di dimissioni (anche via mail) al tuo datore di lavoro (non sei tenuta a rispettare i termini del preavviso previsti dal tuo CCNL e i giorni di preavviso indennizzabili dovranno esserti corrisposti dal datore di lavoro).Poi dovrai richiedere la ratifica delle dimissioni all’ispettorato del lavoro di competenza per il tuo territorio.Una volta convalidate le dimissioni da parte dell’ITL puoi procedere con l’istruzione della domanda di Naspi (la pratica può essere istruita a partire dall’ultimo giorno di lavoro indicato nelle dimissioni).
Se fossi interessata ai nostri servizi, noi abbiamo un servizio ad hoc per questo tipo di pratiche, ovvero dimissioni (lettera da inviare al datore di lavoro e richiesta di convalida presso ITL- compilazione modulo ed invio tramite pec) e istruzione della pratica di Naspi (e mail al tuo Centro per l’Impiego di competenza per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato- fondamentale per mantenere il diritto alla Naspi).
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Per qualsiasi dubbio o chiarimento ti consigliamo di contattarci al nostro indirizzo mail infosportellomamme@gmail.com
Buona serata🙂
Salve, avrei bisogno di sapere se con le dimissioni volontarie posso usufruire della Naspi..premetto che 4 anni di lavoro li compirò a maggio 2021…Da maggio 2020 fino all’inizio di novembre sono stata in gravidanza a rischio, gli ultimi 2 mesi in maternità obbligatoria. Sto pensando di prendere anche la maternità facoltativa di 6 mesi(dopo i 3 mesi dall’obbligatoria). Dopo di che vorrei presentare le dimissioni volontarie… posso farlo? Avrei poi diritto alla Naspi per 2 anni?
Ciao Emy,
se decidi di dimetterti entro l’anno di vita di tuo figlio e possiedi il requisito contributivo di 13 settimane di contribuzione negli ultimi 48 mesi e il requisito lavorativo di 30 gg di lavoro effettivo che, in questo caso, vanno riferiti ai 12 mesi precedenti l’inizio della maternità (compresa l’anticipata, l’obbligatoria e la facoltativa), avrai diritto alla Naspi per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 48 mesi fino ad un massimo di 2 anni.
L’importo dipende dalla tua retribuzione media lorda degli ultimi 4 anni.
Per dimetterti, dovrai inviare lettera di dimissioni (anche via mail) al tuo datore di lavoro (non sei tenuta a rispettare i termini del preavviso previsti dal tuo CCNL e i giorni di preavviso indennizzabili dovranno esserti corrisposti dal datore di lavoro).Poi dovrai richiedere la ratifica delle dimissioni all’ispettorato del lavoro di competenza per il tuo territorio.Una volta convalidate le dimissioni da parte dell’ITL puoi procedere con l’istruzione della domanda di Naspi (la pratica può essere istruita a partire dall’ultimo giorno di lavoro indicato nelle dimissioni).
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Buona giornata🙂
Salve volevo chiedere cosa bisogna scrivere nella lettera di dimissioni per giunta causa o dimissioni volontarie? Grazie
Ciao Luisa,
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Rimaniamo a disposizione e per qualsiasi dubbio o chiarimento o per procedere all’acquisto del pacchetto puoi scrivere al nostro indirizzo mail infosportellomamme@gmail.com.
Buon pomeriggio🙂
Buonasera, vorrei un’informazione, in caso di gravidanza posso dare le dimissioni volontarie ricevendo una disoccupazione pari a quanti mesi? Sono una lavoratrice da 8 anni…
Ciao Ottavia, grazie per averci scritto.
Se sei in gravidanza puoi dare le dimissioni volontarie e beneficiare della naspi per un numero di settimane pari alla metà delle settimane lavorate negli ultimi 48 mesi. Quindi se hai lavorato sempre negli ultimi 8 anni ti spetteranno 24 mesi.
Devi essere assistita nelle dimissioni e ci vuole una lettere di dimissioni ad hoc, non va dato preavviso ma vanno chiesti i numeri di giorni per preavviso da indicare ad inps, poi vanno ratificate le dimissioni presso la DTL e poi richiesta naspi con apposita linea inps.
Se vuoi un supporto nella pratica, puoi scrivere a infosportellomamme@gmail.com descrivendo in modo completo la tua posizione. I nostri consulenti ti daranno risposta quanto prima indicandoti in che modo possiamo aiutarti.
Grazie
Buona sera, sono un lavoratrice dipendente… dal 2015 con tempo indeterminato…e precedentemente con la stesa azienda…contratti annuali 3 anni… quindi in totale 8 con una pausa fra quelli di 3 mesi da quelli determinati al passaggio di quello indeterminato..
Sono in una situazione di dover lasciare il mio lavoro per stare con mia figlia per motivi di pandemia e non ho nessuno che possa tenermela..ma voglio capire loro mi stano per pagare contributo di licenziamento che finanzia la Naspi…
C’entra qualcosa poi per la naspi che vorrei chiedere dopo?
Grazie mille in anticipo.
Ciao Cecilia,
abbiamo risposto alla domanda via mail.
Buon pomeriggio🙂
Buongiorno
Io sono una lavoratrice dipendente da 13 anni. Attualmente sono in maternità facoltà.Questa scadrà il 25 Giugno( mia figlia compirà un anno il 23 agosto). Vorrei licenziarmi e usufruire della naspi. Le mie domande sono: quanto prima devo cominciare con le pratiche?La daranno lo stesso anche in questo momento di difficoltà del paese? Quali documenti dovrò presentare all’ispettorato del lavoro? Prima devo fare la lettera di licenziamento direttamente al mio datore di lavoro? Grazie per l’attenzione. Cordiali saluti
Ciao Mariarosa, per rispondere alle tua domanda sarebbe opportuno che tu utilizzasi il nostro form di contatto presente a questo link https://sportellomamme.com/modulo-di-contatto/
I nostri consulenti risponderanno il prima possibile 🙂
Ho un contratto di apprendistato bloccato a settembre 2019 per maternità anticipata, dovrei rientrare a settembre 2020 ma per motivi personali vorrei licenziarmi… Il bambino compirà 1 anno a febbraio 2021.
Posso farlo? Mi spetterà poi la Naspi? Grazie in anticipo
Buongiorno Anna,
se ti licenzi entro l’anno di vita di tuo figlio hai diritto a richiedere la Naspi se soddisfi il requisito contributivo, ovvero le 13 settimane contributive negli ultimi 48 mesi (non devi invece possedere, in questo caso, il requisito dei 30 giorni di lavoro effettivo negli ultimi 12 mesi).
La prestazione è corrisposta per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni, fino ad un massimo di 24 mesi.
Buona giornata!🙂
Buongiorno, mi chiedevo se il diritto al licenziamento senza preavviso vale anche se non si richiede la naspi ma si trova subito un altro lavoro? Grazie.
Ciao Ingrid,
la mamma lavoratrice che si dimette entro l’anno di vita del figlio non è tenuta al preavviso.
Le dovrà essere pagata la corrispondente indennità sostitutiva del preavviso anche nel caso in cui la stessa rassegnasse le dimissioni perché ha trovato un nuovo lavoro.
Così è stato stabilito da un recente orientamento della cassazione in materia.
Buona giornata!🙂
Buonasera, sono in maternità facoltativa. A fine agosto dovrei rientrare a lavoro e il bimbo compierà un anno a fine ottobre. Vorrei richiedere la Naspi. Quanto tempo prima è meglio mi metta in moto? Devo presentarmi al DTL con già la domanda di dimissioni o hanno loro un modulo da fammi compilare?
Ciao Vera,
per mantenere il diritto alla Naspi ti devi dimettere entro l’anno di vita di tuo figlio inviando una lettera di dimissioni al tuo ufficio del personale (per madre che si dimette nel periodo protetto non è obbligatorio presentare le dimissioni telematiche, ma si può comunque fare).
Poi, in questo periodo di emergenza covid, devi presentare richiesta di convalida di dimissioni all’Ispettorato Territoriale del Lavoro tramite PEC, compilando l’apposito modulo di richiesta di convalida dimissioni.
Una volta che le dimissioni sono state convalidate, puoi inoltrare domanda di Naspi, allegando la corretta documentazione.
Buon pomeriggio!🙂
Buongiorno, volevo chiedere se si può beneficiare della naspi anche se nel periodo in cui viene erogata ci si iscrive a scuole di specializzazione, master, etc, ovviamente non avendo nessun altro incarico lavorativo, Oppure in tal caso il diritto decade.
Grazie mille
Ciao Gabriella,
certo, la frequentazione di corsi di specializzazione, universitari, master e qualunque corso formativo non sono incompatibili con la Naspi.
Si perde il diritto alla Naspi solo in caso di nuova occupazione (oltre una certa durata in termini contrattuali e di beneficio economico).
Buona serata!🙂
Buonasera, sono alla 31 settimana, da marzo sono in cassa integrazione causa covid, se presento dimissioni volontarie causa maternità, mi tocca sia il congedo che la Naspi?
Buongiorno Tina,
ti confermo che in caso di dimissioni ti spetterebbero i 5 mesi di maternità obbligatoria e poi la Naspi, in quanto si tratterebbe di dimissioni di lavoratrice madre nel periodo protetto (ovvero da 300 giorni prima del parto fino all’anno di vita del bambino).
In questo caso però, le dimissioni, dopo essere state presentate al datore di lavoro, devono essere ratificate presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro per avere diritto alla Naspi.
Buona giornata!🙂
Buongiorno,
devo prima procedere alla richiesta del congedo e poi successivamente a quella delle dimissioni? Mi verrà erogato prima il congedo e poi successivamente la Naspi?
Grazie e buona giornata
Certo, il congedo di maternità verrà erogato per le 5 mensilità spettanti, dopo di che inizierà (o riprenderà se era stata interrotta durante il periodo di maternità) la corresponsione della Naspi.
Buon pomeriggio!🙂
Buonasera, io vorrei dimettermi e richiedere la naspi, ho un bambino di 8 mesi e uno di 3 anni,che non so a chi lasciare, ho un contratto a tempo indeterminato per 30 ore settimanali, attualmente sono in facoltativa, posso chiedere quanto andrò a prendere di Naspi? Grazie
Ciao Concetta,
L’importo dipende dalla tua retribuzione media lorda degli ultimi 4 anni.
Se la retribuzione mensile è pari o inferiore al minimale mensile fissato dall’INPS annualmente di 1.227,55 euro per il 2020), l’importo della NASPI è pari al 75% della suddetta retribuzione.
Se è oltre a tale soglia, viene aggiunto al 75% un importo pari al 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto importo.
In ogni caso, l’importo massimo dell’indennità non può superare i 1.335,40 euro al mese (per il 2020).
Inoltre, a partire dal 4° mese di percezione, questo importo si riduce del 3% al mese.
Buona serata!🙂
Salve il mio bambino compirà 4 mesi a breve…vorrei dimettermi per giusta causa per poterlo crescere un’altro pò, cosa devo fare esattamente? Perché la maternità è subentrata dp un mese che percepito la cassa integrazione causa Covid è l’INPS deve ancora calcolarmi i pagamenti perché hanno fatto confusione.
Ciao Jenny,
se decidi di dimetterti entro l’anno di vita di tuo figlio e possiedi il solo requisito contributivo di 13 settimane di contribuzione negli ultimi 48 mesi, avrai diritto alla Naspi per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 48 mesi fino ad un massimo di 2 anni.
In questo caso (cioè dimissioni di lavoratrice madre nel periodo protetto) non è necessario possedere il contributo lavorativo, ovvero i 30 gg di lavoro effettivo negli ultimi 12 mesi.
L’importo dipende dalla tua retribuzione media lorda degli ultimi 4 anni.
Per dimetterti, dovrai inviare lettera di dimissioni (anche via mail) al tuo datore di lavoro (non sei tenuta a rispettare i termini del preavviso previsti dal tuo CCNL e i giorni di preavviso indennizzabili dovranno esserti corrisposti dal datore di lavoro).
Poi dovrai richiedere la ratifica delle dimissioni all’ispettorato del lavoro di competenza per il tuo territorio.Una volta convalidate le dimissioni da parte dell’ITL puoi procedere con l’istruzione della domanda di Naspi (la pratica può essere istruita a partire dall’ultimo giorno di lavoro indicato nelle dimissioni).
Se fossi interessata ai nostri servizi, noi abbiamo un servizio ad hoc per questo tipo di pratiche, ovvero dimissioni (lettera da inviare al datore di lavoro e richiesta di convalida presso ITL) e istruzione della pratica di Naspi.
Buona serata🙂
Buonasera, lavoro a tempo indeterminato nella stessa azienda da 20 anni,ho un bimbo che compirà un anno il 25/02/21 e sono in maternità facoltativa fino al 05/01/21, purtroppo non ho a chi lasciarlo e devo licenziarmi. Tenendo conto che ho lavorato fino al 14 febbraio, ed ho usufruito del congedo covid,vorrei sapere se ho diritto alla naspi, in caso affermativo quando posso rassegnare le dimissioni (tenendo conto che potrei fare un ulteriore periodo di facoltativa fino al 5 febbraio), e qual’ è la procedura. Grazie e saluti
Ciao Sara,
se decidi di dimetterti entro l’anno di vita di tuo figlio e possiedi il requisito contributivo di 13 settimane di contribuzione negli ultimi 48 mesi e il requisito lavorativo di 30 gg di lavoro effettivo che, in questo caso, vanno riferiti ai 12 mesi precedenti l’inizio della maternità, avrai diritto alla Naspi per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 48 mesi fino ad un massimo di 2 anni.
L’importo dipende dalla tua retribuzione media lorda degli ultimi 4 anni.
Per dimetterti, dovrai inviare lettera di dimissioni (anche via mail) al tuo datore di lavoro (non sei tenuta a rispettare i termini del preavviso previsti dal tuo CCNL e i giorni di preavviso indennizzabili dovranno esserti corrisposti dal datore di lavoro).
Poi dovrai richiedere la ratifica delle dimissioni all’ispettorato del lavoro di competenza per il tuo territorio.Una volta convalidate le dimissioni da parte dell’ITL puoi procedere con l’istruzione della domanda di Naspi (la pratica può essere istruita a partire dall’ultimo giorno di lavoro indicato nelle dimissioni).
Se fossi interessata ai nostri servizi, noi abbiamo un servizio ad hoc per questo tipo di pratiche, ovvero dimissioni (lettera da inviare al datore di lavoro e richiesta di convalida presso ITL) e istruzione della pratica di Naspi.
Il costo del servizio è di 60 euro iva inclusa.
Se sei interessata puoi mandarci una mail all’indirizzo infosportellomamme@gmail.com
Buona serata🙂
Salve,
lavoro nella stessa azienda da 9 anni e sono all’undicesima settimana di gravidanza. Vorrei chiedere le dimissioni perché ho ricevuto una proposta di lavoro più interessante e ad agosto dovrei iniziare.
Ora le domande sono diverse:
– quanto preavviso dovrei dare alla mia azienda se sto presentando le dimissioni volontarie specificando per altro lavoro?
La nascita secondo i conti potrà oscillare per il mese di aprile salvo complicanze.
Grazie mille
Ciao Susy,
Se ti dimetti durante il periodo protetto, ovvero dall’inizio della gravidanza fino all’anno di vita del bambino non sei tenuta a rispettare i termini del preavviso previsti dal tuo CCNL.
Devi inviare lettera di dimissioni al datore di lavoro e richiedere la convalida (via PEC) delle stesse all’ITL di competenza del tuo territorio. Nel modulo di convalida indicherai che ti dimetti per accettare un nuovo lavoro.
In questo caso, cioè dimissioni nel periodo protetto, è fondamentale avere la convalida delle dimissioni affinché queste possano ritenersi effettive.
Rimaniamo a disposizione.
Buona giornata.🙂
Salve
Ho da 2 mesi partorito il secondo figlio e non mi sento di rientrare al lavoro poichè non si trova nel mio stesso paese e tra covid e non aver a chi lasciare i bambini vorrei dare le dimissioni
Essendo in maternità fino al 7 dicembre,se rendessi le dimissioni avrei diritto alla NASpI? ..
Sono messa in regola dal 1 /11/2013 e in questo anno 2020 ho lavorato per i mesi di gennaio e febbraio fino a chiusura per lockwdown
Ciao Caterina,
se decidi di dimetterti entro l’anno di vita di tuo figlio e possiedi il requisito contributivo di 13 settimane di contribuzione negli ultimi 48 mesi e il requisito lavorativo di 30 gg di lavoro effettivo che, in questo caso, vanno riferiti ai 12 mesi precedenti l’inizio della maternità (compresa l’anticipata, l’obbligatoria e la facoltativa) avrai diritto alla Naspi per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 48 mesi fino ad un massimo di 2 anni.
L’importo dipende dalla tua retribuzione media lorda degli ultimi 4 anni.
Per dimetterti, dovrai inviare lettera di dimissioni (anche via mail) al tuo datore di lavoro (non sei tenuta a rispettare i termini del preavviso previsti dal tuo CCNL e i giorni di preavviso indennizzabili dovranno esserti corrisposti dal datore di lavoro).
Poi dovrai richiedere la ratifica delle dimissioni all’ispettorato del lavoro di competenza per il tuo territorio.
Una volta convalidate le dimissioni da parte dell’ITL puoi procedere con l’istruzione della domanda di Naspi (la pratica può essere istruita a partire dall’ultimo giorno di lavoro indicato nelle dimissioni).
Se fossi interessata ai nostri servizi, noi abbiamo un servizio ad hoc per questo tipo di pratiche, ovvero dimissioni (lettera da inviare al datore di lavoro e richiesta di convalida presso ITL- compilazione modulo ed invio tramite pec) e istruzione della pratica di Naspi (e mail al tuo Centro per l’Impiego di competenza per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato- fondamentale per mantenere il diritto alla Naspi).
Il costo del servizio è di 90 euro iva inclusa (con sconto del 10%).
Se necessiti di ulteriori informazioni puoi mandare una mail all’indirizzo infosportellomamme@gmail.com.
Buona serata🙂
Grazie mille
Quindi non dovendo dare i mesi di preavviso posso dare le dimissioni volontarie direttamente. Richiedere Naspi e da marzo fino a luglio essere in maternità? Inizio il nuovo lavoro inizi di agosto.
In questo caso non dovresti presentare le dimissioni per altro lavoro (in quanto hai intenzione di richiedere la Naspi), ma le motivazioni indicate devono essere legate alla gravidanza e alla maternità.
Avrai diritto alla Naspi, che poi verrà interrotta per i 5 mesi di maternità obbligatoria (e sostituita dalla maternità) per poi riprendere, in assenza di un nuovo lavoro, tre mesi dopo il parto.
In caso di nuovo lavoro, invece, ovviamente la Naspi decadrà.
Buona serata🙂
Buonasera,
ho dato le dimissioni come madre lavoratrice con figlio con meno di 3 anni e attendo la convalida dell’Ispettorato del Lavoro.
Posso già richiedere la Naspi o devo consegnare anche la suddetta convalida.
Sembrerebbe che ci vogliano anche fino a 45 giorni per averla.
Grazie
Ciao Barbara,
alla domanda di Naspi è necessario allegare il documento di convalida delle dimissioni rilasciato dall’ITL.
Se tu presentassi la domanda non verrebbe, in ogni caso, lavorata fino all’invio ad INPS di tale documentazione.
Buona giornata🙂
ho una figlia di 4 anni e ho questo problema: i miei suoceri non possono venire a prendere mia figlia per portarla a scuola perché l’emilia romagna da domenica 15 é zona arancione e io non posso accompagnarla ne dai miei genitori ne a scuola.
In questo caso posso dimettermi dal lavoro? (LA RISPOSTA è URGENTE)
Ciao Silvia,
purtroppo la risposta in riferimento alla Naspi è negativa.
La Naspi, in caso di dimissioni volontarie di lavoratrice madre, può essere richiesta solo se tali dimissioni vengono rassegnate entro il compimento dell’anno di vita del bambino.
Nel tuo caso si tratterebbe di comuni dimissioni volontarie che non danno, quindi, accesso alla possibilità di richiedere l’indennità di disoccupazione.
Buona serata🙂
mi sono dimenticata di chiedere se mi dimetto per il motivo che vi ho detto pochanzi posso avere la naspi
Buongiorno, ho un contratto a tempo indeterminato da 9 anni. Attualmente sono in maternità sino a dicembre. Vorrei dimettermi volontariamente e percepire naspi. Ho letto che le dimissioni volontarie devono essere convalidate dalla Direzione Territoriale del lavoro, e tra le giuste cause c’è “cambio residenza/distanza tra residenza e sede di lavoro/ ricongiungimento al coniuge”. Sto effettuando il cambio di residenza poichè il mio compagno abita in un altra città. Vorrei sapere se è necessario essere sposati.
Ciao Genny,
in questo caso potresti dimetterti e richiedere la Naspi in quanto si tratta di dimissioni di lavoratrice madre nel periodo protetto che va dall’inizio della gravidanza fino all’anno di età del figlio.
Il ricongiungimento al coniuge è tra le cause per richiedere la convalida delle dimissioni all’ITL (queste vanno sempre convalidate presso l’ITL fino ai 3 anni del bambino), ma non è certo che dia accesso alla Naspi.
Se fossi interessata a farti seguire da noi in questo iter puoi mandare una mail all’indirizzo di posta elettronica infosportellomamme@gmail.com.
Il servizio di dimissioni+Naspi ha un costo di 60 euro iva inclusa.
Buona giornata🙂
Buongiorno, sono madre di un bimbo di 20 mesi e ho scoperto di aspettarne un altro, sono al secondo mese.
Vorrei dare le dimissioni perchè non riuscirei a organizzarmi con il lavoro.
In questo periodo di emergenza posso recarmi alla DTL o ci sono moduli da compilare? E essendo rientrata da poco più di un anno dalla maternità ho diritto alla naspi? Grazie
Ciao Stefania,
se decidi di dimetterti durante il periodo protetto- ovvero dall’inizio della gravidanza fino all’anno di vita di tuo figlio – e possiedi il requisito contributivo di 13 settimane di contribuzione negli ultimi 48 mesi e il requisito lavorativo di 30 gg di lavoro effettivo che, in questo caso, vanno riferiti ai 12 mesi precedenti l’inizio della maternità (compresa l’anticipata, l’obbligatoria e la facoltativa) avrai diritto alla Naspi per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 48 mesi fino ad un massimo di 2 anni.
L’importo dipende dalla tua retribuzione media lorda degli ultimi 4 anni.
Per dimetterti, dovrai inviare lettera di dimissioni (anche via mail) al tuo datore di lavoro (non sei tenuta a rispettare i termini del preavviso previsti dal tuo CCNL e i giorni di preavviso indennizzabili dovranno esserti corrisposti dal datore di lavoro).
Poi dovrai richiedere la ratifica delle dimissioni all’ispettorato del lavoro di competenza per il tuo territorio.
Una volta convalidate le dimissioni da parte dell’ITL puoi procedere con l’istruzione della domanda di Naspi (la pratica può essere istruita a partire dall’ultimo giorno di lavoro indicato nelle dimissioni).
Se fossi interessata ai nostri servizi, noi abbiamo un servizio ad hoc per questo tipo di pratiche, ovvero dimissioni (lettera da inviare al datore di lavoro e richiesta di convalida presso ITL- compilazione modulo ed invio tramite pec) e istruzione della pratica di Naspi (e mail al tuo Centro per l’Impiego di competenza per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato- fondamentale per mantenere il diritto alla Naspi).
Il costo del servizio è di 90 euro iva inclusa (con sconto del 10%).
Se necessiti di ulteriori informazioni puoi mandare una mail all’indirizzo infosportellomamme@gmail.com.
Buona serata🙂
Buonasera,
sono Serena e sono rientrata da poco al lavoro, dopo il periodo di maternità facoltativa, richiedendo il part time di 6 ore al giorno. Mio figlio ha un anno e un mese e io vorrei sapere se, in questo caso di riduzione del mio orario di lavoro a 6 ore, possa comunque richiedere, in caso di bisogno, al mio datore di lavoro altro congedo parentale (pagato al 30%) in concomitanza al part time. Inoltre, volessi dimettermi entro i primi 3 anni di vita di mio figlio, che garanzie avrei? Ci sarebbe un sussidio?
Grazie
Ciao Serena,
come già scritto via mail ti confermiamo che anche in caso di contratto part-time puoi usufruire del congedo parentale che ti è rimasto (ovviamente la paga sarà al 30% dello stipendio attuale, quindi quello relativo al part-time).
Per quel che riguarda le dimissioni, invece, se ti dimetti dopo il compimento dell’anno di tuo figlio non hai diritto a dei sussidi in qualità di dimissionaria in quanto non si tratta di perdita involontaria del lavoro.
Buona serata🙂
Buongiorno
io ho beneficiato della maternità anticipata da ottobre 2019 e da febbraio a luglio della obbligatoria in quanto partorito a aprile. sono attualmente in facoltativa e mi scade a fine anno. lavoro da dipendente da diversi anni.
posso chiedere la naspi senza dover tornare al lavoro?
come calcolo le 30 giornate lavorative dell’ultimo anno se io ero in maternità? devo calcolare il periodo precedente alla maternità quindi il 2019?
Ciao Elisa,
se decidi di dimetterti entro l’anno di vita di tuo figlio e possiedi il requisito contributivo di 13 settimane di contribuzione negli ultimi 48 mesi e il requisito lavorativo di 30 gg di lavoro effettivo che, in questo caso, vanno riferiti ai 12 mesi precedenti l’inizio della maternità (compresa l’anticipata, l’obbligatoria e la facoltativa), avrai diritto alla Naspi per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 48 mesi fino ad un massimo di 2 anni.
L’importo dipende dalla tua retribuzione media lorda degli ultimi 4 anni.
Per dimetterti, dovrai inviare lettera di dimissioni (anche via mail) al tuo datore di lavoro (non sei tenuta a rispettare i termini del preavviso previsti dal tuo CCNL e i giorni di preavviso indennizzabili dovranno esserti corrisposti dal datore di lavoro).Poi dovrai richiedere la ratifica delle dimissioni all’ispettorato del lavoro di competenza per il tuo territorio.Una volta convalidate le dimissioni da parte dell’ITL puoi procedere con l’istruzione della domanda di Naspi (la pratica può essere istruita a partire dall’ultimo giorno di lavoro indicato nelle dimissioni).
Se fossi interessata ai nostri servizi, noi abbiamo un servizio ad hoc per questo tipo di pratiche, ovvero dimissioni (lettera da inviare al datore di lavoro e richiesta di convalida presso ITL- compilazione modulo ed invio tramite pec) e istruzione della pratica di Naspi (e mail al tuo Centro per l’Impiego di competenza per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato- fondamentale per mantenere il diritto alla Naspi).
Il costo del servizio è di 90 euro iva inclusa (al quale applicheremo uno sconto del 10%).
Se sei interessata puoi scriverci al nostro indirizzo mail infosportellomamme@gmail.com.
Rimaniamo a disposizione per qualsiasi dubbio o chiarimento.
Buona giornata.
Buonasera, lavoro nella stessa azienda da 10 anni, con contratto indeterminato da 4.
Al momento sto svolgendo l’ottavo mese al lavoro in congedo flessibile (siamo in cassa integrazione a 4 ore da aprile), ma sto valutando di dare le dimissioni volontarie prima dell’inizio della maternità obbligatoria (31 dicembre 2020) in quanto l’azienda è in forte crisi e ho paura che non mi vengano corrisposte le mensilità, sia per mancanza di liquidità che per un eventuale fallimento. Chiedo: avendo già inviato la domanda di maternità obbligatoria all’Inps come dipendente, è possibile modificarla, una volta date le dimissioni, in modo che mi siano corrisposte le rate direttamente dall’Inps? Grazie mille.
Ciao Benedetta,
per dimetterti dovrai inoltrare le dimissioni al tuo datore di lavoro e poi richiedere la ratifica delle stesse all’Ispettorato territoriale del lavoro di competenza per il tuo territorio. Solo una volta ottenuta tale convalida le dimissioni possono dirsi effettive.
Se la tua maternità obbligatoria dovesse corrispondere al periodo in cui ti sei già dimessa, puoi inoltrare nuova domanda a pagamento diretto da parte di INPS (richiedendo attraverso una Linea INPS l’annullamento della vecchia domanda).
In caso di dimissioni volontarie in gravidanza o, comunque, entro l’anno del bambino, avrai diritto anche a percepire la Naspi in presenza del requisito contributivo e lavorativo.
Se hai bisogno di ulteriori informazioni o fossi interessata ai nostri servizi (che comprendono la richiesta di dimissioni, Naspi, maternità, premio alla nascita, bonus bebè ed altre eventuali bonus e prestazioni previste per il 2021)puoi mandarci una mail all’indirizzo infosportellomamme@gmail.com.
Rimaniamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buona giornata🙂
Buongiorno, io e’ da novembre 2019 che sono a casa per maternita’anticipata. Poi ho fatto i 5 mesi di obbligatoria e ora sto facendo i 6 mesi di facoltativa. Dovrei rientrare ad aprile 2021. Mio figlio l’anno lo compie a luglio. Ho letto nei commenti che le 30 giornate lavorate vanno ricercate prima dell’ inizio della maternita’anticipata. Vorrei gentilmente chiedere se finita la maternita’facoltativa posso fare subito due mesi di ferie e poi licenziarmi a giugno, senza rientrare al lavoro.. o sono obbligata a licenziarmi appena finita la maternita’ facoltativa e non fare le ferie. Per non perdere il diritto alla naspi. Grazie mille
Ciao Den,
se decidi di dimetterti entro l’anno di vita di tuo figlio e possiedi il requisito contributivo di 13 settimane di contribuzione negli ultimi 48 mesi e il requisito lavorativo di 30 gg di lavoro effettivo che, in questo caso, vanno riferiti ai 12 mesi precedenti l’inizio della maternità (compresa l’anticipata, l’obbligatoria e la facoltativa), avrai diritto alla Naspi per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 48 mesi fino ad un massimo di 2 anni.
Nel caso tu usassi 2 mesi di ferie, le 30 giornate di lavoro effettivo andranno ricercate nei 10 mesi precedenti l’inizio della maternità.
Per dimetterti, dovrai inviare lettera di dimissioni (anche via mail) al tuo datore di lavoro (non sei tenuta a rispettare i termini del preavviso previsti dal tuo CCNL e i giorni di preavviso indennizzabili dovranno esserti corrisposti dal datore di lavoro).Poi dovrai richiedere la ratifica delle dimissioni all’ispettorato del lavoro di competenza per il tuo territorio.Una volta convalidate le dimissioni da parte dell’ITL puoi procedere con l’istruzione della domanda di Naspi (la pratica può essere istruita a partire dall’ultimo giorno di lavoro indicato nelle dimissioni).
Se fossi interessata ai nostri servizi, noi abbiamo un servizio ad hoc per questo tipo di pratiche, ovvero dimissioni (lettera da inviare al datore di lavoro e richiesta di convalida presso ITL- compilazione modulo ed invio tramite pec) e istruzione della pratica di Naspi (e mail al tuo Centro per l’Impiego di competenza per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato- fondamentale per mantenere il diritto alla Naspi).
Il costo del servizio è di 90 euro iva inclusa (al quale applicheremo uno sconto del 10%).
Rimaniamo a disposizione e per qualsiasi dubbio o chiarimento puoi scrivere al nostro indirizzo mail infosportellomamme@gmail.com.
Buona giornata.🙂
Buonasera,vi ringrazio innanzitutto per essere esaustivi nelle risposte che date e negli articoli che scrivete.
Ho trovato un sacco di risposte a dei dubbi che avevo circa la dimissione entro l’anno di mio figlio.
Vorrei chiedervi una cosa,premettendo che a marzo mio figlio compirà un anno,sono assente da lavoro per maternità a rischio,poi obbligatoria e facoltativa da agosto 2019. Lavoro nell’azienda da 13 anni. A fine gennaio scadrà la facoltativa. Nel caso decidessi di consumare le ferie accumulate,quindi posticipando la dimissione,verrebbe a meno qualche requisito per poi chiedere la Naspi? Viceversa,l’azienda può “obbligare” il dipendente ad usufruire delle ferie? Ed ho letto giusto che non ho l’obbligo di comunicare il preavviso?
Grazie infinite
Ciao Pami,
ti ringraziamo per le belle parole.
Uno dei requisiti per avere accesso alla Naspi è avere 30 giorni di lavoro effettivo negli ultimi 12 mesi. In caso di dimissioni entro l’anno del figlio questa finestra viene ampliata di un periodo pari alla durata della maternità (compresa l’anticipata, l’obbligatoria e la facoltativa).
Se, dopo la fine della maternità facoltativa tu utilizzi le ferie, riduci semplicemente la finestra nella quale poter ricercare i 30 gg di lavoro effettivo, ma questo non è un problema se, prima della maternità, tu hai sempre lavorato.
Facciamo un esempio pratico per spiegare meglio: tu hai iniziato la maternità ad Agosto 2019. Se decidessi di dimetterti subito dopo la facoltativa, dovresti far valere i 30 gg di lavoro effettivo nel periodo Agosto 2018-Luglio 2019. Se, invece, prima di dimetterti, usufruisci di 2 mesi di ferie, il periodo in cui far valere i 30 gg di lavoro si ridurrà e andrà da Ottobre 2018 a Luglio 2019 (perché i due mesi di ferie sono al di fuori della maternità).
Per dimetterti, dovrai inviare lettera di dimissioni (anche via mail) al tuo datore di lavoro (non sei tenuta a rispettare i termini del preavviso previsti dal tuo CCNL e i giorni di preavviso indennizzabili dovranno esserti corrisposti dal datore di lavoro).Poi dovrai richiedere la ratifica delle dimissioni all’ispettorato del lavoro di competenza per il tuo territorio.Una volta convalidate le dimissioni da parte dell’ITL puoi procedere con l’istruzione della domanda di Naspi (la pratica può essere istruita a partire dall’ultimo giorno di lavoro indicato nelle dimissioni).
Se fossi interessata ai nostri servizi, noi abbiamo un servizio ad hoc per questo tipo di pratiche, ovvero dimissioni (lettera da inviare al datore di lavoro e richiesta di convalida presso ITL- compilazione modulo ed invio tramite pec) e istruzione della pratica di Naspi (e mail al tuo Centro per l’Impiego di competenza per la sottoscrizione del patto di servizio personalizzato- fondamentale per mantenere il diritto alla Naspi).
Il costo del servizio è di 90 euro iva inclusa (al quale applicheremo uno sconto del 10%).
Rimaniamo a disposizione e per qualsiasi dubbio o chiarimento o se volessi procedere all’acquisto del pacchetto puoi scrivere al nostro indirizzo mail infosportellomamme@gmail.com.
Buona serata🙂
Se la mia bimba ha compiuto 1 anno 9 GG fa rientrerei per richiedere la naspi
Ciao Sharon,
purtroppo la risposta è negativa.
Per poter richiedere la Naspi, in caso di dimissioni volontarie, è necessario che queste vengano presentate PRIMA del compimento dell’anno di età del bambino.
Buona serata🙂
Siamo sempre nel caso di una madre che si dimette entro il compimento del primo anno di vita del figlio.
So che la domanda di NASPI deve essere fatta entro 68 giorni dalla fine del periodo di preavviso indennizzabile, ma conviene farla entro 8 giorni da tale data per non perdere alcun giorno retribuito dalla NASPI.
E il periodo indennizzabile va indicato nella domanda di NASPI come data in cui termina.
Come si calcola tale data?
Esempio teorico
Comunicazione di dimissioni il 01/01/2021 e fingiamo che il CCNL in esame preveda 2 mesi e 15 giorni di preavviso e “il periodo di preavviso si calcola dal giorno successivo a quello del ricevimento dell’atto di dimissioni” (caso tipico dei metalmeccanici). Ogni CCNL può variare. Invito chiunque a guardare il proprio. Questo è un esempio.
2 mesi sono 60 giorni? Quindi il calcolo sarebbe 02/01/2021 (giorno successivo alla data della presentazione) + 75 giorni = 18/03/2021.
Oppure si considerano 2 mesi indipendenti dal numero dei giorni? Quindi il calcolo sarebbe 02/01/2021 (giorno successivo alla data della presentazione) + 2 mesi = 02/03/2021 + 15 giorni = 17/03/2021.
Grazie e saluti
Ciao Massimo,
se il CCNl indica 2 mesi e 15 giorni (e non 75 giorni), devono essere considerati 2 mesi di calendario (nel tuo esempio si arriverebbe al 1/03/21 poiché un mese sarebbe dal 2/01 all’1/02 compresi e il secondo mese dal 2/02 all’1/03 compresi) e poi bisogna aggiungere i 15 giorni, arrivando quindi al 16 Marzo compreso.
Precisiamo che la Naspi deve essere presentata entro 68 giorni dalla data di dimissioni (poi inizierà ad essere erogata a partire da 8 giorni dopo il periodo di preavviso indennizzabile).
Buona serata🙂