Contributi per genitori disoccupati o monoreddito con figli con disabilità
Via ai contributi per genitori disoccupati o monoreddito con figli disabili a carico fino a un massimo di 500 euro al mese.
Contributi per genitori disoccupati o monoreddito con figli con disabilità, a partire dal 1° febbraio 2022 è disponibile la procedura informatica dedicata alla trasmissione delle domande per la fruizione del contributo.
Ecco a chi spettano e come fare domanda
Il D.M. del 12 ottobre 2021, ha previsto un contributo per i genitori disoccupati o monoreddito, facenti parte di nuclei familiari monoparentali, con figli a carico. I contributi per i genitori disoccupati o monoreddito sono erogazioni economiche fino a 500 euro al mese per i genitori disoccupati, soli o monoreddito con figli disabili a carico.
A CHI SPETTANO I CONTRIBUTI per genitori disoccupati o monoreddito con figli con disabilità
Tali contributi spettano ai genitori con figli a carico aventi una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60%. Sono considerati fiscalmente a carico i figli che, non essendo economicamente indipendenti, continuano a essere mantenuti dal proprio genitore. In particolare, per essere considerato a carico del genitore, un figlio deve avere:
- un reddito non superiore a 4.000 euro fino a 24 anni;
- non superiore a 2.840,51 euro se ha un’età maggiore di 24 anni.
ATTENZIONE L’erogazione del contributo prescinde dalla proprietà della casa di abitazione e non concorre alla formazione del reddito complessivo.
I genitori per ottenere i contributi inoltre devono essere:
- “disoccupati”. Per genitore disoccupato si intende la persona priva di impiego oppure la persona il cui reddito da lavoro dipendente non superi le 8.145 euro all’anno o 4.800 euro annui da lavoro autonomo;
- “monoreddito”. Per genitore monoreddito si intende un individuo che ricava tutto il proprio reddito esclusivamente dall’attività lavorativa, sia pure prestata a favore di una pluralità di datori di lavoro o che sia percettore di un trattamento pensionistico previdenziale.
- A tal fine non si tiene conto della percezione di eventuali altri trattamenti assistenziali. Si prescinde, in ogni caso, dall’eventuale proprietà della casa di abitazione;
- “nuclei familiari monoparentali”. Si intendono cioè quei nuclei caratterizzati dalla presenza di uno solo dei genitori con uno o più figli con disabilità a carico;
QUALI REQUISITI PER ACCEDERE AL CONTRIBUTO per genitori disoccupati o monoreddito con figli con disabilità
I genitori devono essere residente in Italia. Devono disporre di un valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) in corso di validità non superiore a 3.000 euro.
Essere disoccupato o monoreddito e facente parte di nucleo familiare monoparentale come indicato dal Decreto.
Fare parte di un nucleo familiare, come definito ai fini ISEE, in cui siano presenti figli a carico aventi una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60%.
A QUANTO AMMONTANO I CONTRIBUTI per genitori disoccupati o monoreddito con figli con disabilità
Il beneficio è corrisposto dall’INPS, su domanda del genitore, con cadenza mensile, per un importo pari a 150 euro ed è riconosciuto dal mese di gennaio e per l’intera annualità. Nel caso di due o più figli a carico con una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60 per cento, l’importo riconosciuto sarà pari rispettivamente a 300 euro e a 500 euro mensili complessivi.e arriva alla misura massima di 500 euro mensili netti, per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023.
COME FUNZIONANO I CONTRIBUTI per genitori disoccupati o monoreddito con figli con disabilità
L’INPS, una volta fatti i controlli dovuti sui requisiti e la veridicità delle dichiarazioni, erogherà i contributi direttamente sul conto corrente degli aventi diritto. Qualora le risorse pari a 5 milioni di euro all’anno fino al 2023 non fossero sufficienti a esaurire le domande, si darà la priorità ai richiedenti con ISEE più basso. A seguire sarà data priorità in quest’ordine, ai richiedenti:
- appartenenti a nuclei con figli con disabilità di grado grave;
- con figli con disabilità di grado medio.
Il beneficio sarà assegnato secondo i criteri individuati che costituiscono titolo di preferenza.
COME FARE DOMANDA per genitori disoccupati o monoreddito con figli con disabilità
La domanda per ottenere il beneficio deve essere presentata annualmente dal genitore e corredata dalla dichiarazione del possesso dei requisiti in autocertificazione. La domanda può essere presentata partire dal 1° febbraio 2022 sul portale istituzionale INPS. Nella domanda è necessario indicare, da parte del genitore-richiedente, il codice fiscale del figlio o dei figli con disabilità per i quali si chiede il contributo. Esclusivamente per l’anno di riferimento con competenza 2022, il genitore richiedente, attestando il possesso di tutti i requisiti previsti dalla norma, può presentare domanda anche per l’anno 2021.
ATTENZIONE! Il contributo è cumulabile con il Reddito di cittadinanza.
È inoltre necessario indicare le seguenti modalità alternative di pagamento:
- bonifico domiciliato presso ufficio postale;
- accredito su IBAN (è possibile indicare IBAN nazionali o esteri su circuito SEPA).
Per quest’ultima opzione è possibile indicare degli IBAN di conto corrente bancario, di carta ricaricabile o di libretto postale.
CASI DI REVOCA O DECADENZA DEI CONTRIBUTI per genitori disoccupati o monoreddito con figli con disabilità
Il riconoscimento dei contributi decade se si verifica il venir meno di uno dei requisiti o per le seguenti cause:
- decesso del figlio;
- decadenza dall’esercizio della responsabilità genitoriale;
- affidamento del figlio a terzi.
Nel caso di temporaneo ricovero del figlio con disabilità presso istituti di cura di lunga degenza o presso altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica, il beneficiario ha l’obbligo di informare tempestivamente INPS che provvederà a sospendere l’erogazione del contributo per tutto il periodo di ricovero.
Il genitore ha l’obbligo di comunicare tempestivamente a INPS l’eventuale verificarsi di una delle cause di decadenza. Nel caso in cui in esito a verifiche e controlli emerga il mancato possesso dei requisiti, il beneficio viene immediatamente revocato, ferma restando la restituzione di quanto indebitamente percepito e le sanzioni previste dalla legislazione vigente.
DATI
Per questa misura il Governo ha stanziato una cifra pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023.
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